Il Monumento alla Bella Italia, noto anche come Monumento ai Caduti delle Dieci giornate di Brescia si trova nella diramazione nord-est di piazza della Loggia.
Qui trovate il link per raggiungerlo con Mappe Apple o con Google Maps
Il monumento visto da Piazza Loggia
Il monumento alla Bella Italia fu realizzato per sostituire la colonna originale, eretta tra il 1454 e il 1455, che aveva un leone di san Marco sulla sommità. Questa colonna era stata un simbolo del dominio della Repubblica di Venezia su Brescia.
Tuttavia, nel 1797, la colonna fu demolita a seguito degli eventi che portarono alla caduta della Serenissima e alla formazione della Repubblica Bresciana. Il leone sulla sommità fu abbattuto e distrutto. La colonna rimase sul luogo fino al 1821, quando fu demolita durante alcuni lavori. Il monumento alla Bella Italia, quindi, fu eretto nel 1864 per riempire lo spazio vuoto lasciato dalla demolizione della colonna originale.
Il monumento commemorativo agli insorti bresciani fucilati dagli Austriaci nel 1849 era stato originariamente pensato per essere eretto alle pendici del castello di Brescia, dove avvenne l’esecuzione. Tuttavia, in seguito si scelse di collocarlo in piazza della Loggia per due motivi principali: primo, per commemorare il luogo in cui ebbe inizio la rivolta durante le Dieci giornate di Brescia; secondo, per la maggiore frequentazione della piazza, che lo rendeva più accessibile al pubblico.
Il monumento, realizzato dallo scultore bresciano Giovanni Battista Lombardi, fu inaugurato il 21 agosto 1864 con un evento solenne e formale, caratterizzato da grandi omaggi e riconoscenza al re Vittorio Emanuele II che lo aveva finanziato.
L'iscrizione alla base del monumento
Il monumento è costituito da un basamento ottagonale in marmo di Botticino, diviso in due parti separate da un cornicione decorato con formelle scolpite che narrano episodi dell’insurrezione.
Sui quattro lati del basamento sono raffigurati, in bassorilievo, importanti eventi dell’insurrezione popolare del 1849 a Brescia:
La barricata eretta in piazza San Barnaba il 31 marzo 1849, con insorti bresciani da un lato e soldati austriaci guidati dal generale Nugent dall’altro.
Gli scontri del 27 marzo 1849 presso porta Torrelunga, con insorti che combattono contro i croati mentre alcune donne curano i feriti.
Le fucilazioni di insorti bresciani presso il castello cittadino, rappresentate in bassorilievo con il ponte levatoio e la porta d’ingresso del castello.
Il trasferimento delle ossa dei martiri delle fosse comuni dal castello al cimitero monumentale della città, avvenuto il 1º aprile 1861, con un carro trainato da cavalli, un’urna e statue oranti, circondati da cittadini e bersaglieri schierati.
La statua sulla sommità del Monumento raffigura una figura femminile che può simboleggiare l’Italia, la città di Brescia o la libertà stessa. Indossa una lunga tunica e tiene sotto il braccio sinistro un grande stendardo ripiegato, mentre nella mano destra tiene dei tralci di vite.
Tra il basamento e la statua vi è un basso plinto con due iscrizioni. L’iscrizione sul fronte commemora l’insurrezione popolare contro l’occupazione austriaca durante i Dieci Giorni di Brescia, mentre quella sul retro attesta il dono di Vittorio Emanuele II in riconoscimento dell’eroismo del popolo insorto.
La sommità del monumento, con il volto della statua
Un tempo il basamento del Monumento alla Bella Italia era circondato da una recinzione metallica di cui non vi è più traccia. Probabilmente fu rimosso ai tempi della grande Guerra quando tutti i metalli disponibili furono recuperati per usi bellici
sempre visibile
Gratuito
Il monumento è liberamente accessibile
La montagna dei bresciani per eccellenza, il Guglielmo, o Golem, il suo nome originario derivante dal mostro antico
A 2200 metri, rappresenta la porta naturale del Parco Adamello e la più classica salita al ghiacciaio Pian di Neve
ExploreBrescia è un progetto di Kleos Creative Agency
Copyright © 2025. Tutti i diritti riservati.
P.IVA IT03810000988.