Brescia

IL DUOMO VECCHIO

Il duomo vecchio

Dove si trova

Il Duomo Vecchio di Brescia si trova nella centralissima Piazza Paolo VI, chiamata oggi prevalentemente con l’antico nome di Piazza Duomo

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La rotonda del Duomo Vecchio vista dall'alto

L'interno del Duomo Vecchio, noto anche come "La Rotonda"

il duomo, un gioiello bresciano

Il Duomo Vecchio di Brescia, noto anche come la “Rotonda”, rappresenta un autentico gioiello della città, caratterizzato da una mescolanza di stili ed epoche.

Costruito a partire dal 1100 da una Corporazione di muratori specializzati, questo tempio romanico circolare ospita una ricca varietà di opere d’arte e testimonianze storiche. Tra le principali attrazioni vi è il sarcofago di Berardo Maggi, esemplare di scultura romanica in marmo rosso, e il monumento funebre del vescovo Balduino Lambertini da Bologna, realizzato nel 1349 da Bonino da Campione.

Il Duomo Vecchio vanta anche un altare maggiore del XIV secolo, il coro e l’organo di Giangiacomo Antegnati della metà del XVI secolo. All’interno della chiesa, si possono ammirare affreschi della seconda metà del XIII secolo e opere di artisti rinomati come il Romanino, il Moretto, Palma il Giovane, Grazio Cossali e Antonio Gandino. 

Nel transetto sono visibili frammenti della precedente basilica del VI secolo e di un impianto termale romano sotto il pavimento, mentre la cappella delle Sante Croci custodisce reliquie preziose, tra cui frammenti della Vera Croce, protette in una cassaforte insieme ad altre importanti reliquie. Infine, la Cripta di San Filastrio, situata sotto il Duomo Vecchio, è aperta alle visite e appartiene alla primitiva basilica dell’VIII secolo. 

Le finestre del Duomo Vecchio sono caratterizzate da una serie di coppie di finestre arcuate, con cornici a tripla strombatura, distribuite sia nella parte inferiore che in quella superiore della struttura

Vista a 360° dall’interno del Duomo Vecchio

ESTERNO

Il Duomo vecchio di Brescia presenta una struttura romanica con blocchi regolari di marmo di botticino e monofore disposte su tre livelli, oltre a lesene decorative e un fregio a denti di sega. L’ingresso principale, aperto nel 1571, sostituì un ingresso inferiore interrato. Il campanile originale crollò nel 1708 a causa di un ingrandimento del portale nel Seicento. Restauri successivi hanno cercato di restituire all’edificio il suo aspetto romanico originale, incluso il ripristino delle monofore. La parte retrostante del Duomo mostra gli ampliamenti praticati nei secoli, inclusi quelli cinquecenteschi e il campanile costruito nel Settecento dopo il crollo del campanile originario.d

La rotonda del Duomo Vecchio vista dal basso

Il cuore del Duomo Vecchio

Storia

Il Duomo Vecchio di Brescia, costruito nel XII secolo sui resti di una basilica del VI secolo e successivamente ampliato nel XIII secolo su iniziativa del vescovo Bernardo Maggi, ha subito significativi lavori nel XV secolo, sotto la guida dell’architetto Bernardino da Martinengo. Questi interventi includono l’ampliamento delle cappelle maggiore e delle Sante Croci, con importanti contributi artistici di Gasparo da Cairano .

Dopo gli eventi del Sacco di Brescia nel 1512, il comune investì nella decorazione della cattedrale di S. Maria Assunta, con opere come le ante dell’organo realizzate da Floriano Ferramola e del Moretto, sostituite in seguito da quelle di Romanino. Nel 1571, Giovan Maria Piantavigna avviò una ristrutturazione secondo i dettami controriformistici, includendo l’apertura dell’accesso sopraelevato e il restauro delle cappelle.

Il duomo vecchio  ha però una storia che risale all’età romana, con vani che presumibilmente facevano parte di un edificio termale del I-III secolo d.C. Nel IV-V secolo, è stata inserita la cattedrale paleocristiana minore, utilizzando le murature romane e gli ipocausti. 

Successivamente la chiesa paleocristiana  è stata ricostruita in una forma monumentale, diventando una rotonda a “doppio guscio”. Questa trasformazione potrebbe essere stata avviata da Adelmanno (1057-1087) e completata successivamente, riflettendo un’interpretazione enfatica e deliberata dell’architettura romana.

 
La cripta al duomo vecchio

La cripta di San Filastrio, facente parte della basilica del VI secolo

curiosità

Questa targa  ricorda  Niccolò Fontana, un ragazzo che, per fuggire ai soldati durante gli eccidi del 1512 si rifugiò nel Duomo Vecchio. Qui venne colpito al capo e al volto, tanto da non poter più parlare fluentemente ma solo balbettare. Per questo motivo egli, destinato a  diventare sommo matematico, fu chiamato Niccolò Tartaglia e con tale soprannome passò alla storia.  

La lapide per Tartaglia al Duomo Vecchio

La targa a ricordo di Niccolò Tartaglia

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Orario

Dalle 8 alle 20

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Costo

Gratuito

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